L’autostima è una dimensione psicologica basilare che sin dall’infanzia influisce sulla formazione del nostro carattere e della nostra personalità.
Così come nell’adulto, anche per un bambino la capacità di fare una valutazione positiva di sé stesso dipende da molteplici fattori e ambiti (sociale, familiare, scolastico, corporeo).
Primo fra tutti i fattori troviamo il grado di abilità che il bambino possiede (senso di efficacia legato alla riuscita nelle attività in cui si impegna) seguito poi dalla qualità dei messaggi che riceve dalle persone significative della sua vita (genitori, nonni, insegnanti, amici…) che possono incoraggiare o sottovalutare il suo modo di essere.
Ad influenzare l’autostima non sono però solo fattori esterni ma anche interni: ogni bambino ha infatti una precisa visione di se stesso ed ha il suo modo di interpretare la realtà che lo circonda.
Riassumendo, l’autostima è un aspetto importante del funzionamento generale di un bambino. Essa è collegata ad altri ambiti, tra i quali possiamo includere la salute psicologica e la performance scolastica, e può essere sia causa che effetto di un buono o cattivo funzionamento in aree specifiche di personalità.
Come aiutare i bambini a migliorare la loro autostima?
Per favorire lo sviluppo di una buona autostima in un bambino, c’è bisogno innanzitutto di un clima familiare positivo e di tanto amore.
Ascoltatelo e dategli attenzione. Se vostro figlio cerca di dirvi qualcosa ascoltatelo, anche se non capite cosa vuole; ha bisogno di sapere che le sue emozioni e i suoi sentimenti sono al centro della vostra attenzione.
Evitate i confronti con gli altri. La cosa migliore da fare è apprezzare le qualità che rendono speciale e unico vostro figlio piuttosto che confrontarle con quelle degli altri. Le frasi del tipo “guarda Paolo come è bravo ed educato, perché tu non riesci ad esserlo?”, non fanno altro che mortificare il bambino e ridurre la sua autostima.
Non ignorate i comportamenti positivi ma rinforzateli. L’obiettivo che dovete perseguire costantemente è quello di “rinforzare” le azioni positive dei vostri figli con frasi del tipo “sei stato bravo” o “questa cosa l’hai fatta proprio bene”, sfruttando così queste situazioni come occasione per incrementare l’autostima. L’errore da non fare è invece quello di ignorare e mostrare indifferenza nei confronti di questi comportamenti.
Se vostro figlio sbaglia non giudicatelo. Quando ci sono dei fallimenti o dei comportamenti inadeguati (ad es. se è andato male a scuola o non si è comportato bene) la cosa che va assolutamente evitata è giudicare. Facciamo un esempio pratico: vostro figlio vi sta aiutando a preparare una torta, prende la ciotola dove c’è lo zucchero e gli cade a terra, succede la stessa cosa con la ciotola della farina; voi lo rimproverate dicendogli: “combini solo guai”, sei davvero una piccola peste”. Anche se la vostra rabbia è giustificata, giudizi così netti possono generare nel bambino sentimenti negativi che a lungo andare sono nocivi per lo sviluppo della sua personalità.
Lasciate sempre un messaggio positivo. Se vostro figlio sbaglia, anziché giudicarlo mettete in luce l’errore che ha commesso e, ritornando all’esempio precedente, potreste dire: “se prendi le cose in questo modo la prossima volta non cadrà niente”.
La cosa importante è lasciare sempre un messaggio positivo e una strategia che vostro figlio possa apprendere e utilizzare in futuro per migliorare le attività che svolge. Questo atteggiamento incrementerà di certo la sua autostima.
E voi genitori…come reagite quando vostro figlio sbaglia?
Pensateci e, se volete approfondire l’argomento, contattatemi per un confronto.
Come dico spesso nei colloqui “La regola per essere genitore è ricordare sempre che siete voi il loro esempio”.